Esordienti 2007: Intervista al coach Francesco Dolfo

ESORDIENTI 2007

Cognome: Dolfo
Nome: Francesco
Ruolo: Allenatore

Ciao Francesco volevo farti qualche domande

1. Prima di iniziare ad allenare giocavi a calcio?

Si, ho iniziato a giocare a 8 anni. Ho giocato fino a 28 anni e ho dovuto smettere per problemi fisici con molto dispiacere.

2. Dove hai giocato prima di fare l’allenatore e in che ruolo?

Rieti, Montecchio Maggiore, San Vitale, ancora Montecchio Maggiore, Cornedo, ancora San Vitale e Tezze dove ho chiuso, come già detto precedentemente, con molto dispiacere.
Ho giocato principalmente come esterno di centrocampo o esterno di difesa, un po’ di centrocampista centrale da ragazzino e ho chiuso con qualche partita da centrale di difesa.

3. Come mai hai deciso di fare il mister?

Una chiamata di un amico/dirigente e la proposta di allenare i bambini, tutto è iniziato da lì.

4. Cosa ti ricordi del tuo debutto in panchina?

Ricordo lo stupore nel viso di un bambino dopo un gol, probabilmente il suo primo in assoluto in una partita.

5. Quale è la gara che ricordi con più piacere della tua carriera da mister?

Un bel torneo, giocato molto bene e vinto dai pulcini 2008 del San Vitale nel dicembre 2018.
In questa stagione il torneo vinto a Cadidavid, anche in questo caso passando da ottime prestazioni e dopo una lotteria infinita di calci di rigore.

6. Quali caratteristiche deve possedere un buon allenatore?

Si deve differenziare tra allenatore di settore giovanile e allenatore nel calcio dei grandi, dove il risultato è la cosa che conta.
Parlando di settore giovanile, un buon allenatore deve essere bravo a valutare la prestazione, la crescita dei ragazzi sotto l’aspetto tecnico e sotto l’aspetto umano provando a guardare oltre il risultato.
Tanti allenatori, purtroppo, predicano bene e razzolano male.

7. Ti trovi bene a Montecchio e come vedi la tua squadra?

Conoscevo già l’ambiente Montecchio da calciatore e abito a Montecchio quindi gioco in casa.
Ho ritrovato tante persone che conoscevo già, qualcuno con un ruolo diverso all’interno della società ma sempre con tanta passione. I ragazzi del 2007 erano già un bel gruppo prima di me e mister Zerbato, questa stagione erano in crescita costante sotto tutti i punti di vista.
Dovevamo giocare una semifinale del torneo “fair play élite” e un torneo a Roma, i ragazzi ci tenevano molto ed è un peccato non poter fare queste esperienze con questo bel gruppo.

8. Qual è il tuo sogno come allenatore?

Non mi pongo particolari limiti e obiettivi. Sono solo all’inizio del percorso e fresco di patentino Uefa C. Spero di far bene con i ragazzi del 2007 in collaborazione con mister Zerbato.

9. Come ti trovi con i tuoi dirigenti?

Colgo questa occasione per ringraziare i dirigenti che ci hanno accolto nella “famiglia 2007” e ci hanno sempre permesso di concentrarci solo ed esclusivamente ad allenare. Quindi, grazie.

10. Proseguono gli allenamenti da casa della tua squadra?

La tecnologia ci permette di proseguire gli “allenamenti”.
Ci vediamo 2 volte alla settimana, stesso giorno e stessa ora di un allenamento al campo. Proponiamo ai ragazzi delle sfide di tecnica settimanali, poi facciamo dei quiz durante l’allenamento in videochiamata…e proviamo a mantenere il clima spogliatoio per quanto possibile.

11. Come stai vivendo questa Pandemia?

La sto vivendo abbastanza serenamente, con la mia famiglia.

12. Cosa vorresti dire a tutte le persone in questo momento?

Non sono di certo la persona più adatta per dire qualcosa alle persone in questo momento delicato. Affidiamoci a chi ha conoscenze e competenze all’altezza della situazione.

Grazie coach